Sarebbe questo il lavoro del futuro? A Pisa, i rider di una nota multinazionale di consegna di cibo a domicilio scrivono una lettera aperta per mostrare le difficoltà e i pericoli del loro lavoro. Il testo è accompagnato anche da un video. Un ottimo esempio che mostra la coesione dei lavoratori in una battaglia per i diritti ancora tutta da giocare. E speriamo che il Ministro Luigi Di Maio legga e veda. Magari troverà ispirazione per i suoi fantomatici interventi legislativi. Intanto qui ricordiamo anche che a settembre scorso, proprio nella città della Torre, un pony express è morto in un incidente stradale. Maurizio Cammillini, 29 anni, lavorava in nero, si è schiantato sull’asfalto per 3 euro.
Ecco una sintesi delle richieste dei fattorini in bicicletta.
Monte di ore minimo garantito. Gli operatori chiedono più sicurezze rispetto a quanto percepiranno a fine mese, ed essere agevolati nella scelta di quante ore lavorare per settimana per non essere completamente schiacciati dalle assegnazioni automatiche, per cui tanti sono finiti per restare esclusi dalla possibilità di lavorare.
Malattia. Ad alcuni di noi – scrivono – è successo di ammalarsi per qualche giorno e perdere tutte le statistiche maturate nei giorni precedenti, venendo di fatto esclusi dalla turnazione. Chiediamo che venga introdotta la possibilità di dichiararsi impossibilitati a lavorare per malattia anche per tutta quella casistica che va oltre i casi di infortunio/incidente sul lavoro, facendo sì che le statistiche restino congelate. Lo stesso vale per l’impossibilità a lavorare per motivi personali.
Assicurazioni. La richiesta è che sia garantita la paga assicurativa per tutti i giorni che vengono riportati nel referto medico, anche in caso vengano superati i 30 giorni. Chiediamo che vengano ristabilite le statistiche maturate fino al momento dell’infortunio. Il discorso si espande ai mezzi: chi lavora in motorino non è assicurato da eventuali incidenti o infortuni. Data la pericolosità del lavoro, legato anche alla necessità di effettuare le consegne in modo rapido, chiediamo un’assicurazione che copra tutti i momenti del servizio. Al pari si chiede un rimborso per l’usura dei mezzi.
Ieri in Toscana è stato firmato il primo accordo in Italia per i Rider. Vi invitiamo a mettervi in contatto (o lasciare un vostro contatto) con la Filt Cgil di Pisa per iniziare il percorso per estendere le tutele previste anche ai lavoratori del territorio di Pisa. Filt Cgil Pisa: tel. 050 515251 / 050 515250.
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